Friday 29th March 2024,
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L’ULTIMO TRIMESTRE – MERCATO ED ECONOMIA

L’anno 2020, già molto intenso sotto tutti i profili, si avvia verso gli ultimi tre mesi, anch’essi non privi di incertezze e di relative conseguenze ed opportunità.

Nel dettaglio, gli eventi principali che potrebbero condizionare la crescita economica e la performance dei mercati finanziari e delle diverse assets class sono essenzialmente i seguenti:

  • Le elezioni politiche americane del 3 novembre
  • La seconda ondata di diffusione del virus a livello mondiale
  • L’intensità della ripresa economica
  • Le politiche fiscali e monetarie adottate da governi e Banche Centrali

 

LE ELEZIONI POLITICHE AMERICANE

Le aspettative sono molte, come sempre, ma ancora di più in quest’occasione. Trump è stato travolto dal virus e dalla sua gestione un po’ ondivaga, ma è stato salvato dalla Fed e da Wall Street. Tuttavia, una pesante recessione incombe sull’economia, che è stata sussidiata massicciamente da marzo a luglio per evitare il tracollo e anche tutt’ora, sebbene in misura meno evidente.

Biden è in vantaggio nei sondaggi su Trump e questo preoccupa Wall Street, che teme un inasprimento delle politiche liberiste adottate dall’attuale presidente, che hanno garantito liquidità alle istituzioni finanziarie ed alle aziende anche per continuare i buybacks azionari.

 

LA SITUAZIONE DEL VIRUS

La seconda ondata si sta già materializzando ed in anticipo rispetto alla prevista metà d’autunno. Malgrado la volontà di non ricorrere a nuovi “lock-down”, soprattutto totali, la gestione dell’incremento dei nuovi contagi è diversa tra i diversi Paesi e comporta restrizioni, che comunque limitano la circolazione e la normale attività economica.

La diffusione del virus è più acuta in Gran Bretagna e Australia oltre ad alcune zone europee, quali Francia e Spagna. Negli Stati Uniti la ripresa è a macchia di leopardo con alcuni stati, che hanno un numero di contagi in aumento rispetto ad altri in diminuzione.

La fase di incertezza non aiuta la ripresa economica mentre sembra ben digerita dai mercati finanziari, che godono dello scudo di protezione della Federal Reserve e delle altre Banche Centrali.

 

LA RIPRESA ECONOMICA

La tanto sperata ripresa a V, posteriore alla fase di lock-down, sembra già evaporata. Vecchi e nuovi timori di diffusione del virus hanno avuto un impatto negativo su diversi settori, i quali, non solo non si sono mai ripresi, ma continuano a soffrire.

In particolare, è impattato tutto ciò che è legato al turismo ed al movimento delle persone  che, anche qualora non abbiano vincoli di quarantena, sono molto meno disponibili a viaggiare.

Il terzo trimestre evidenzierà sicuramente una fase di rimbalzo, ma meno accentuata del previsto e con tutte le incognite per gli ultimi mesi dell’anno, afflitti da nuovi lockdown, per quanto al momento fortunatamente solo parziali.

Le economie sono ancora molto sovvenzionate dai rispettivi aiuti governativi e non hanno ancora dimostrato di poter riprendere il cammino pre-Covid senza alcun tipo di sostegno, che si è dovuto prolungare nel tempo, per quanto annacquato.

 

IL SOSTEGNO DELLE BANCHE CENTRALI

L’impegno diretto delle quattro principali Banche Centrali ha superato i sette trilioni di euro nel trimestre critico, da marzo a giugno. L’enorme liquidità immessa nel sistema finanziario ha sostenuto la ripresa dei mercati azionari dopo il crollo di marzo, ma non è stata determinante nell’accelerare la ripresa economica.

Di fronte ad una crisi più di solvibilità a causa della mancanza di fatturato, la liquidità è utile per guadagnare tempo ma non risolve i problemi strutturali.

 

ULTIMO TRIMESTRE

Il mix descritto condizionerà più i mercati finanziari che la crescita economica, quest’ultima più influenzata dalla progressione/regressione del virus e dalla necessità che molto comparti ripartano a pieno regime.

E’ comunque evidente che tutte le economie colpite dal virus dovranno essere sussidiate sia dalle politiche fiscali dei governi che dalle Banche Centrali ancora per diversi mesi. Sarà infatti indispensabile prendere tempo in attesa di trovare un antidoto contro il virus o che lo stesso si estingua in tempi relativamente brevi.

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