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Pinguinoeconomico

NEWSLETTER (16 – 22 NOVEMBRE 2015) – LA FOLLIA DEI MERCATI

Appare ormai certo che la Federal Reserve alzi i tassi di interesse di ben un quarto di punto nella prossima riunione di metà dicembre. Tanto basta per mettere le ali ai mercati finanziari che realizzano una settimana molto brillante, ignorando totalmente la sindrome e le conseguenze economiche degli attentati terroristici contro i francesi, a Parigi ed in Mali.

Le aziende americane continuano la pratica dell’ingegneria finanziaria riacquistando le proprie azioni per sostenere le quotazioni dei titoli, mentre il 90% delle società dello S&P500 hanno dichiarato un calo di fatturato rispetto al precedente trimestre.

MERCATI FINANZIARI: S&P500 in rialzo del 3,3%, miglior settimana dall’ottobre 2014, mentre l’indice dei mercati emergenti guadagna il +4,5%, miglior performance in due settimane.

Rendimenti obbligazionari in calo su tutti i principali mercati mondiali, dall’Europa agli Stati Uniti. In quest’ultimo ambito calano, malgrado gli analisti diano già per quasi acquisito il rialzo dei tassi di interessi americani a dicembre.

MERCATI EMERGENTI

Non sembrano essere nell’occhio del ciclone, ma la rinnovata forza del biglietto verde potrebbe portare diversi mercati in recessione.

news 16 - 22 NOVEMBRE 2015 - MKT EMERGENTI

BRASILE: l’indicatore dell’attività mensile declina del 6,1% a settembre sul mese di dicembre, mentre il Pil si contrare del 2,8% su base annua, molto vicino ai minimi dal terzo trimestre 2009, ma potrebbe scendere anche al -3,6% secondo le attuali stime.

RUSSIA: vendite al dettaglio in calo dell’11,7% ad ottobre rispetto all’anno precedente, dopo il declino del -10,4% a settembre.

Produzione industriale in discesa del -3,6% ad ottobre rispetto al 2014, per il secondo mese consecutivo.

 

EUROPA (AREA EURO)

Prezzi al consumo ad ottobre in crescita del +0,1% su base annua. Diversi Paesi rischiano di non rispettare i budget previsti in termini fiscali. Tra questi Italia, Lituania, Austria e Spagna.

GERMANIA: indice ZEW risale a 10.4 a novembre rispetto a 1.9 di ottobre, ma il sotto indice delle condizioni attuali scende a 54.4, rispetto ai 55.2 di ottobre, minimo da nove mesi.

GRECIA: migliaia di agricoltori, allevatori, apicoltori e pescatori greci, circa 6.000 secondo la polizia, hanno occupato la piazza centrale di Syntagma ad Atene per protestare contro l’aumento delle tasse e la rimozione delle agevolazioni fiscali di cui avevano finora goduto. L’accordo di salvataggio tra il governo greco e creditori internazionali include un aumento delle tasse sul reddito degli agricoltori dal 13% al 26%. Inoltre viene eliminato in due fasi lo sconto per gli agricoltori sull’acquisto di gasolio.

Secondo il ministro delle finanze, il rapporto tra il debito ed il Pil salirà al 180,2% nel 2015 ed al 187,8% il prossimo anno.

 

EUROPA (NON EURO)

NORD AMERICA

STATI UNITI: indice manifatturiero di Filadelfia, che racchiude la regione del nord est, torna positivo a novembre, ma rimane a livelli ancora molto bassi.

Prezzi al consumo in aumento del +0,2% ad ottobre, rispetto ai due mesi precedenti quando rimasero invariati. Su base annua, l’incremento è del +1,9% molto vicino all’obbiettivo del 2%.

Produzione industriale scende del -0,2% ad ottobre, rispetto al +0,1% di settembre.

 

ASIA e OCEANIA

GIAPPONE: indice dell’attività industriale cala del -0,4% a settembre sul mese precedente, rispetto all’incremento del +0,2% del mese di agosto.

Pil ancora in contrazione nel terzo trimestre con un calo del -0,2% sul trimestre precedente che segue la discesa del -0.2% nel secondo trimestre e riporta il Paese in recessione per la quinta volta negli ultimi sei anni.

news 16 - 22 NOVEMBRE 2015 - JAPAN GDP

CINA: gli investimenti esteri crescono del 2,8% ad ottobre per 8.8 miliardi di dollari rispetto al calo di 9,6 registrato a settembre. Continua a crollare, invece, il costo delle spedizioni mercantili cinesi, un ulteriore segnale che la domanda domestica è in forte rallentamento.

news 16 - 22 NOVEMBRE 2015 - CHINA SHIPPING

TAILANDIA: Pil cresce del 2.9% nel terzo trimestre rispetto all’anno precedente, leggermente al di sopra del +2,8% nel trimestre precedente.

MATERIE PRIME: ancora in grossa difficoltà il rame che scende ai minimi da sei anni e mezzo con un ribasso settimanale del 5,5%.

news 16 - 22 NOVEMBRE 2015 - COPPER CRASH

Petrolio che buca al ribasso la soglia psicologica dei 40 dollari al barile.

VALUTE: dollaro/euro in leggero rafforzamento a 1,065. Euro in difficoltà verso la sterlina sotto quota 0,70 a 0,698.

SINTESI: la domanda mondiale evidenzia segnali di stanchezza in molte economie, soprattutto emergenti. Anche i Paesi più sviluppati denotano, tuttavia, un palese rallentamento della crescita economica. Tassi a zero e politiche monetarie ultra espansive hanno pienamente fallito nel l’assicurare una ripresa stabile. Ora la Fed sembra cambiare rotta e vedremo se il malato cronico, l’economia mondiale, riuscirà a reggere il nuovo cambiamento di strategia.

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