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Pinguinoeconomico

SETTIMANA 24 FEBBRAIO – 2 MARZO 2014

Precipita la situazione politica ma anche militare in Ucraina ed in Venezuela mentre i dati macroeconomici europei ed americani confermano una ripresa anemica. Tuttavia l’indice azionario USA S&P500 chiude la settimana con l’ennesimo record storico, mentre i rendimenti obbligazionari governativi dei Paesi periferici europei registrano nuovi minimi dall’ingresso dell’euro.

MERCATI FINANZIARI: l’indice S&P500 chiude il mese di febbraio con un rialzo del +4%. Anche il Nasdaq prosegue la sua corsa raggiungendo i massimi dal luglio 2000 quando iniziava a sgonfiarsi la bolla dei titoli internet. L’Europa rimane sostanzialmente invariata dopo aver tentato qualche affondo ribassista a metà settimana, sulle notizie provenienti dall’Ucraina. Solo Parigi sale a nuovi massimi di periodo.

Sul fronte obbligazionario, invece, prosegue il restringimento degli spreads con rendimento del decennale di Spagna ed Italia che scende sotto il 3,5%. Euforia anche per quello greco che scende per la prima volta sotto il 7%, ai livelli precedenti il primo salvataggio del marzo 2010. Da quel momento, il Paese ha perso il 25% di Pil, ha un tasso di disoccupazione oltre il 28%, sofferenze bancarie pari al 30% dei crediti  e ha ricevuto 240 miliardi di prestiti e due tagli del debito. Tuttavia il rapporto debito/Pil  sfiorerà quest’anno il 180%, il più elevato in Europa.

L’indice della Borsa cinese è invece sceso a causa dell’imprevista discesa dello yuan, la divisa locale che ha perso oltre il 3% in una sola settimana, per la volontà della banca centrale di stroncare la speculazione finanziaria nel Paese.

Si è fermato invece il rialzo sia dell’oro che dell’argento. Tra le altre materie prime, stabile il petrolio che però si mantiene ampiamente sopra i 100$ (102).

MERCATI EMERGENTI

TURCHIA: riprende a scendere la lira turca a causa di nuovi scandali di corruzione emersi che coinvolgono il partito del primo ministro Erdogan. Fiducia dei consumatori scende al minimo da quattro anni. Le previsioni di crescita per il 2014 sono state riviste al ribasso sotto il +2%, ma la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare, considerato l’alto livello di debito di privati ed aziende.

UCRAINA:  la Russia non cede ed invade la Crimea. L’Europa e gli USA protestano ma la situazione rimane  molto tesa. Il Fondo Monetario Europeo lavora per evitare il default del Paese che ha bisogno di $35 miliardi in due anni, ma $4 miliardi nelle prossime settimane. La grivnia è schizzata fino a $11 dai $9 della scorsa settimana. Nel weekend la banca centrale ha imposto restrizioni ai prelievi, una sorta di controllo dei capitali modello Cipro.

RUSSIA: continua la svalutazione del rublo che tocca nuovi minimi storici contro euro e dollaro sull’onda della crisi politica ed economica nella confinante Ucraina.  Il default dell’Ucraina avrebbe gravi ripercussioni anche sull’economia russa.

TAILANDIA: proseguono in modo sporadico i tafferugli tra opposte fazioni e la polizia. I dati macroeconomici di inizio anno mostrano un Paese fermo con flussi di capitali in costante uscita e turismo (10% del PIL) in calo tra il 30 ed il 50%.

BRASILE:  la banca centrale alza i tassi dal 10,5 al 10,75%. Pil del quarto trimestre cresce a sorpresa del +0,7% rispetto al precedente.

VENEZUELA: Caracas e le principali città sono paralizzate da quotidiani cortei di oppositori al regime. Continua la campagna di repressione da parte del regime. L’economia è ormai al collasso.

EUROPA: Continua la contrazione dei prestiti -2,2% a gennaio. Disinflazione ferma allo 0,8% a gennaio rispetto allo scorso anno, dato in linea con quello di dicembre. I prezzi scendono però su base mensile del -1,1%, dopo la salita di dicembre (+0,3%). Calano i prezzi in Germania, Italia e Spagna.

Disoccupazione stabile al 12%, ma cresce in Francia ed Italia.

FRANCIA: Fiducia dei consumatori a febbraio a 94 da 95 di gennaio. Disoccupazione sale anche a gennaio a 3.316.200, in crescita in 30 degli ultimi 32 mesi.

AUSTRIA: dopo l’insolvenza del gruppo bancario Hypo Bank, un altro gruppo bancario  la Erste Bank ha dichiarato un calo degli utili dell’87%, a conferma delle crescenti preoccupazioni sulla solvibilità delle banche austriache.

GERMANIA:  l’indice IFO che identifica il clima delle aziende tedesche sale a febbraio a 111.3, rispetto a 110.6 di gennaio.  Si tratta del livello più elevato da oltre due anni e mezzo. La domanda domestica cala del -0,7% nel quarto trimestre. La modesta crescita del Pil (+0,4%) è trainata solo dall’export. Fiducia consumatori del mese di marzo ai massimi da gennaio 2007. Scende il numero di disoccupati a gennaio: -14.000. Si tratta del terzo mese consecutivo di miglioramento. Tasso di disoccupazione fermo al 6,8%

ITALIA: Asta BTP  a 10 anni, rendimento scende a 3,42% minimo da ottobre 2005.

GRECIA: la Troika concede l’allargamento dei limiti per gli stress test delle banche elleniche (Coer Tier 1 all’8%), visto che hanno sofferenze pari al 30% dei crediti erogati. Vendite al dettaglio di dicembre -6,1% su anno dopo il +2,9% di novembre, probabilmente un effimero rimbalzo.

SPAGNA: mutui immobiliari a dicembre -26,3% sull’anno precedente, a novembre -26,9%.Il deficit commerciale scende del 48% nel 2013, grazie all’incremento record delle esportazioni, salite del +5,2% ed il crollo delle importazioni, in leggera ripresa però a dicembre.

Malgrado la crescita del terzo e quarto trimestre 2013, il saldo annuo è ancora negativo del -1,2%. Nel 2014 è prevista una crescita del +1%, obiettivo non semplice con un tasso di disoccupazione che ancora supera il 26% e consumi ancora in calo.

USA: dati macroeconomici sempre molto deboli sia nel settore immobiliare che nei servizi dove l’indice PMI di febbraio scende a 52,7 da 56,7 del mese precedente. Fiducia dei consumatori in calo a 78,1 da 79,4 contro gli 80 previsti. Pil del quarto trimestre 2013, rivisto al ribasso da +3,2% a +2,4%.

GIAPPONE: produzione industriale cresce al ritmo più elevato da giugno 2011 con un rimbalzo a gennaio del +4,4% sul mese precedente, dopo il calo del -0,9% a dicembre. Anche le vendite al dettaglio salgono del +4,4%, rispetto al +2,55 previsto. Tali incrementi erano attesi prima dell’aumento dell’IVA, operativo dal prossimo primo aprile. Inflazione a gennaio stabile a +1,3%, ma ancora sotto l’obiettivo del +2%.

CINA: prezzi immobiliari scendono per la prima volta da 14 mesi. Indice del settore perde in Borsa il -5,4% nella prima seduta settimanale, in seguito alla notizia che alcune banche hanno ridotto i finanziamenti ad alcune società di costruzione. Anche i permessi di costruzione scendono in alcune grandi città a conferma di un eccesso di offerta. I debiti corporate sono saliti a $12 trilioni a fine 2013, una cifra spaventosa pari al 10% del Pil.

VALUTE: tra le valute forti continua il rafforzamento dell’euro che ritorna sopra 1,38 contro dollaro a fine settimana. Lo Yen rimane sempre compreso in una forchetta tra 101,5 e 102,5 verso il dollaro.

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